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ALLARME LEGIONELLA

Come prevenire la legionella negli impianti sanitari

La legionella è una grande famiglia di batteri (legionella pneumophila) che si trovano in natura in fiumi, laghi e bacini idrici e che colonizzano anche gli impianti sanitari degli edifici quando la temperatura dell'acqua è compresa tra 20 e 55 °C e si verifica un ristagno e/o un uso saltuario.

I batteri della legionella sono in grado di attaccare l’uomo entrando nei polmoni trasportati dalle goccioline d’acqua prodotte dai rubinetti e dai soffioni della doccia, dando origine a patologie molto serie, note come legionellosi o malattia dei legionari che si manifesta come un'infezione polmonare (polmonite) che può portare anche al decesso.

I contagi da legionella stanno aumentando in modo esponenziale e in particolare in Italia dove su 100.000 abitanti si è passati da 1.572 casi nel 2015 a 3.143 casi nel 2019 (ultimo dato disponibile).

Nelle pagine seguenti trovate delle informazioni supplementari sulla legionella e le soluzioni atte a prevenire il proliferare dei batteri negli impianti sanitari.

La malattia dei legionari

La denominazione della malattia da contagio con batteri della famiglia pneumophila deriva dall'epidemia riscontrata per la prima volta durante la convention della Legione americana nel 1976, quando, a seguito del soggiorno in un hotel della città di Filadelfia, si registrarono 149 legionari contagiati oltre ad altre 33 persone presenti nell'hotel o nella zona: su 182 casi, ben 29 persone morirono a causa della polmonite. Le indagini e gli studi successivi portarono a identificare il batterio responsabile.

Il contagio avviene quando si respira dell’aria con minuscole goccioline d'acqua contenenti i batteri della legionella: se raggiungono i polmoni possono causare un’infezione, una rara forma di polmonite e anche il decesso. La malattia si innesca per inalazione, non viene contratta bevendo l'acqua e non si trasmette da persona a persona.

Le goccioline di aerosol vengono generate quando l'acqua si polverizza, solitamente a contatto con superfici dure come tubazioni, rubinetti, soffioni, bocchette idromassaggio, superfici della doccia o della vasca.

I batteri della legionella proliferano all'interno delle amebe che si trovano del biofilm, una patina la cui formazione inizia con l'ancoraggio di microrganismi alla superficie, al quale si aggrappano altri organismi e batteri, venendo a formare una condizione particolarmente favorevole alla proliferazione e al potenziamento delle colonie di batteri, come la legionella pneumophila.

Come agire contro la legionella



La cartina mostra una diffusione preoccupante della legionella e la realtà italiana risulta essere la più acuta. I dati storici sono allarmanti:

Anno                N°
2015             1.572
2016             1.733
2017             2.037
2018             3.018
2019             3.143


N° di casi ogni 100.000 abitanti

La direttiva europea riferita alla potabilità dell'acqua non contempla specifiche tali da fornire indicazioni utili contro la legionella. In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha redatto un Rapporto ISS-COVID19, emanato in seguito alla chiusura delle strutture ricettivi causa pandemia, in cui si possono ottenere valide raccomandazioni anche per gli edifici residenziali.

Rapporto ISS >>

Uno studio dell’ISS specifico sulla legionella è in fase di sviluppo e ha come obiettivo quello di individuare metodi alternativi per la prevenzione e il controllo della contaminazione degli impianti idrici da legionella.

Da un punto di vista pratico, in prima battuta occorre evitare che si creino le condizioni favorevoli alla proliferazione dei batteri, e in questo senso l’impostazione di temperature elevate (60 °C) e il trattamento delle acque e della rete di distribuzione costituiscono un primo valido approccio.

Esiste una serie di fattori che può concorrere alla proliferazione o all'esposizione alla legionella negli impianti sanitari degli edifici includono:
  • stagnazione, zone morte e bassa portata/ridotta velocità;
  • materiali che favoriscono la generazione di batteri e la formazione di biofilm (ad esempio canapa, gomma naturale degli O-ring);
  • tipi di impianti e installazioni non idonei;
  • trattamento insufficiente delle acque;
  • temperature dell'acqua compresa tra 25–55 °C;
  • presenza di biofilm;
  • generatori di aerosol (ad esempio soffioni, nebulizzatori, sciacquoni, etc.)

Suggerimenti pratici

Per evitare la formazione di biofilm, gli impianti di acqua potabile devono essere progettati con tratte brevi.
Con le unità di interfaccia termica Uponor, l'acqua potabile viene riscaldata su richiesta.

L’acqua fredda dovrebbe essere <25 °C (consigliata ≤20 °C) L’acqua calda dovrebbe essere >55 °C
La tecnologia del tubo Uponor e i metodi di progettazione aiutano a mantenere la temperatura dell’acqua inferiore a 25 °C ed evitare il riscaldamento del tubo di mandata dell’acqua fredda.

Gli impianti di approvvigionamento di acqua potabile devono essere pianificati per garantire uno scambio idrico sufficiente in 72 ore almeno ogni 7 giorni.
Le installazioni ad anello Uponor e le unità di lavaggio automatico aiutano a mantenere l’acqua in scorrimento ed evitare il ristagno.

Soluzioni ad elevata igienicità



Con Uponor puoi realizzare un sistema di distribuzione dell'acqua potabile che garantisce elevati standard igienici.

La distribuzione avviene per punti di prelievo mediante un impianto realizzato ad anello (loop), in questo modo l’acqua circola continuamente, senza ristagnare e scongiurando il proliferare di batteri. La distribuzione ad anello è la miglior modalità per ottenere il flusso continuo e regolare dell’acqua, sia calda che fredda, favorendo quindi l’aspetto igienico e il comfort e permettendo di avere un’erogazione immediata ed efficiente.

Inoltre, grazie a un sistema automatico, le tubazioni vengono lavate automaticamente quando l'acqua non viene utilizzata per periodi prolungati.

La generazione di acqua calda su richiesta elimina la necessità di utilizzare un serbatoio di accumulo, dove sono frequenti le infestazioni di legionella.

La voce dell'installatore

Alberto Musatti è titolare di Idra S.r.l. di Camignone di Passirano (BS), azienda installatrice dal 2001 con una spiccata vocazione all’innovazione e alla sostenibilità. In tema di igienicità degli impianti sanitari, Musatti ha da tempo deciso di adottare la soluzione ad anello:

“Quando ho voluto approfondire il problema legionella, ho fatto una ricerca e ho individuato la soluzione Uponor ritenendola quella più applicabile in cantiere. Per gli impianti ad anello utilizzo il sistema con tubazioni Uponor Multistrato. I committenti non conoscono ancora a fondo la legionella ma, quando sottopongo il problema di possibili contaminazioni dell’acqua sanitaria, accolgono favorevolmente la soluzione dell’impianto ad anello. Altro aspetto molto importante a cui fare attenzione è la corretta manutenzione di tutti i componenti dell’impianto”.

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